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Si tratta di un primo passo importante verso la riforma costituzionale che introduce l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Il ddl dovrà ora superare altri tre voti, sia al Senato che alla Camera, per essere approvato definitivamente.
La riforma è sostenuta da Fratelli d’Italia, il partito di maggioranza, e da alcuni esponenti di Forza Italia. Invece, l’opposizione è netta da parte del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di altri partiti.
Le principali novità introdotte dal ddl sono:
Elezione diretta del Presidente del Consiglio: i cittadini voteranno direttamente per il premier, scegliendo tra i candidati proposti dai partiti o dalle coalizioni.
Sbarramento del 3%: per entrare in Parlamento, i partiti dovranno ottenere almeno il 3% dei voti a livello nazionale.
Potere di scioglimento delle Camere: il Presidente del Consiglio eletto potrà sciogliere le Camere se non ottiene la fiducia del Parlamento.
L’iter di approvazione della riforma è ancora lungo e complesso, e non è ancora chiaro se riuscirà ad arrivare a termine.