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Poltica – Graverà sui cittadini adesso ogni atto che l’amministrazione comunale di Cassino assumerà per difendere la scellerata decisione di vendere un’azienda privata, la quale per poter esercitare ha in uso, a fronte di corresponsione di un corrispettivo annuale, il diritto concesso dal Comune.
Il Comune con delibera di giunta n. 212 del 2 maggio 2024 ha dunque affidato un incarico legale per verificare l’avvio delle opportune azioni legali volte ad acquisire la documentazione necessaria per la vendita del diritto di esercizio della farmacia comunale sita nel quartiere San Bartolomeo, immaginando la giunta comunale che non sia già stata avviata la procedura per la dismissione, che gli atti sono stati impugnati in sede amministrativa e in sede civile, come se non fosse stata emessa già una sentenza di sospensiva di atti che hanno generato un contenzioso di 3 milioni di euro.
E fin qui la parte amministrativa.
Il fatto ancora più grave è che un quartiere intero viene preso in giro alla vigilia del rinnovo del consiglio comunale, chiedendo il consenso politico su una fantomatica vendita della farmacia comunale, bene e servizio indispensabile per il quartiere.
I cittadini hanno capito che non devono mai votare chi non pone in essere atti rispondenti alla verità e alle esigenze della collettività e chi pone a rischio le casse comunali per capricci politici.
Come già chiesto, il sindaco fermi questa scellerata scelta politica, annulli tutti gli atti e chieda scusa, cosa che non rappresenta mai una debolezza.