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Scoppiato il caso Caligiore (The good lobby) è scoppiata la paura ed ecco arrivare la strana richiesta dell’assessore all’ambiente Del Brocco resa nota da organi di stampa . Si è rivolto ai carabinieri con la sorprendente domanda: “potrei sapere se sono indagato?” sembra uscita da un copione di un film comico, degno della penna di Checco Zalone.
In un contesto in cui la figura pubblica dovrebbe mantenere una certa riservatezza e autorevolezza, la richiesta di Del Brocco appare surreale, mescolando il serio con il faceto. Questa situazione non solo suscita ilarità, ma mette in luce anche l’assurdità di un’epoca in cui la trasparenza e la responsabilità sembrano confondersi con il desiderio di evitare il confronto con la propria coscienza. Gli addetti ai lavori osservano increduli, ci si chiede se la politica abbia davvero smarrito il senso della misura, trasformando questioni di fondamentale importanza in un gioco di parole che ricorda più una commedia degli equivoci che una seria indagine.
La domanda dell’assessore rivela un mix di ingenuità e audacia, quasi come se volesse anticipare un possibile scossone nella sua carriera politica. La scena, che stride con la serietà del contesto investigativo, offre un curioso spaccato della realtà, dove la linea tra la finzione e la vita reale si fa labile, lasciando il pubblico a riflettere su come a volte le situazioni più improbabili possano diventare parte della quotidianità politica. Poveri noi. Povera Italia. Ci troviamo dinanzi ad uno scenario politico surreale. Se il livello politico è questo allora la carriera dei comici è seriamente in pericolo.
