Schlein: caos treni, quand’è che Salvini e Meloni si scusano con gli italiani?

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Domenico Panetta
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“Prima con tutta calma e poi oggi con somma urgenza, è voluto venire qui a riferire dopo che da mesi le opposizioni le chiedevano notizie sui ritarsi dei treni. E’ venuto qui a leggere un esposto, a ricordarci che le Ferrovie si sono scusate. Ma la nostra domanda è: quand’è che si scusa lei, ministro, con gli italiani? Quand’è che si scusa Giorgia Meloni per i disagi ai lavoratori e alle lavoratrici e agli studenti che ogni giorno fate viaggiare con un’ora di ritardo almeno?”. La segretaria dem, Elly Schlein, lo ha chiesto ieri, in aula alla Camera, dopo l’informativa del ministro Matteo Salvini sui ritardi dei treni.

L’ipotesi presentata dal ministro, per la segretaria del Pd è “Un alibi per scaricare ancora una volta la responsabilità: dopo il chiodo, la catena della bici, ora arrivano i sabotaggi”.E se il solo trasporto che a Salvini sembra stare a cuore è il suo trasloco di ministero, Schlein avvisa: “Ministro, Meloni non le darà l’incarico al Viminale. Si rassegni e cominci a lavorare”.

Per quanto sta alla sostanza, la segretaria dem ricorda: “Non passa giorno senza che la situazione non veda un peggioramento. Andatelo a chiedere nelle stazioni, come stiamo facendo noi. Oggi diventa difficile programmare un qualsiasi spostamento. E diventa un incubo davanti all’indifferenza di chi ha la responsabilità e dovrebbe almeno avere cura di scusarsi e comunque attivarsi per risolvere il problema. Lei ha la responsabilità, ministro. Non ha la credibilità, ma ha la responsabilità di garantire il diritto alla mobilità di questo Paese”.

“Non esiste un dato aggregato dei dati accumulati ogni giorno. Chiedete ai vostri amici tecnologici: basta un algoritmo. Noi abbiamo contato una media di 20mila minuti di ritardi al giorno. Anche durante le festività natalizie, durante l’estate, abbiamo avuto disastri. Volete accusare le opposizioni anche di questo, dei ritardi dei treni, dei chiodi?”, incalza Schlein, che non dimentica il sostanziale disinteresse della Presidente del Consiglio, che sembra non toccata dalla situazione disastrosa.  “Mentre Meloni viaggia su e giù per il mondo -Emirati, America, Lapponia – pare che sia l’unica italiana che riesce a spostarsi senza problemi.

“Anzichè sgomitare per chi è più amico di Musk, Salvini e Meloni mettano la testa sui problemi e diano risposte ai cittadini”, conclude Schlein.