Quella misera voglia di apparire del centrodestra dinanzi ad una tragedia

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Domenico Panetta
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In questi giorni, la nostra redazione è stata sommersa da una valanga di comunicati stampa provenienti da politici che, nel migliore dei casi, si sono sempre mostrati silenziosi e distaccati rispetto alle reali esigenze della città. Risultato? Cestinati da parte nostra. In un’epoca in cui il dibattito politico dovrebbe essere vivo e partecipazione, ci troviamo invece di fronte a una mancanza di qualsiasi presa di posizione significativa. Non c’è spazio per commenti, per critiche costruttive o per interessi genuini al bene comune.

Eppure, davanti a una tragedia, assistiamo a un’incredibile metamorfosi. Politici che fino a quel momento avevano scelto l’oblio ora si affollano sulla scena, pronti a cavalcare l’onda dell’emozione collettiva con comunicati stampa che, nella loro maggioranza, non risolvono nulla. Sembra quasi che il dolore altrui diventi un palcoscenico per la loro propaganda, un’opportunità da sfruttare per apparire, piuttosto che un’occasione di reale impegno.

La nostra redazione rifiuta decisamente di dare visibilità a questo tipo di strumentalizzazione politica. Se davvero desiderate essere ascoltati, se volete guadagnarvi un posto nel dibattito pubblico, dovete dimostrare la vostra serietà attraverso azioni concrete e politiche attive. La visibilità non deve essere un obiettivo misero e sbandierato attraverso comunicazioni superficiali, ma deve derivare dai risultati tangibili ottenuti sul campo.

Se avete proposte utili, se avete lavorato per migliorare la situazione sanitaria della nostra città, allora sì, saremo lieti di far conoscere il vostro operato. Ma finché voi continuerete a utilizzare il dolore e le tragedie come strumenti per apparire, noi non saremo complici di questo gioco. È tempo di riprendere in mano il significato di “servire” e “rappresentare”, con azioni che parlino più delle parole. La vera visibilità si conquista con i fatti, non con le ombre del dolore altrui.