Puntiamo ad una Luna Rossa e non “viola”.

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Domenico Panetta
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In un’epoca in cui il diritto allo studio dovrebbe essere sacro e inalienabile, ci troviamo invece di fronte a una realtà sconvolgente: la corruzione ha contaminato persino i concorsi pubblici, spingendo molti a preferire le mazzette anziché l’impegno e lo studio. È un fenomeno che fa rabbrividire e che impone una riflessione profonda sul nostro sistema educativo e sulla moralità delle persone coinvolte apparentemente accomunate al gotha cittadino.

Non è solo l’atto di corrompere a essere riprovevole; ciò che è ancor più inquietante è che questa pratica parta proprio da coloro che dovrebbero garantire trasparenza. Professori, funzionari e rappresentanti politici, figure che dovrebbero essere esempi di integrità, si trasformano in pedine di un gioco sporco, alimentando un sistema marcio che ricorda tristemente le dinamiche di un’organizzazione criminale ben collaudata.

Lo studio, un tempo visto come un’opportunità per crescere e realizzarsi, viene relegato a un mero strumento di facciata. I giovani, disillusioni e demotivati, vedono nei concorsi non più la possibilità di dimostrare il proprio valore, ma un campo di battaglia dove il merito è soffocato dalla corruzione. È una realtà che non possiamo accettare; è necessario alzare la voce, denunciare e combattere questo scempio.

Davanti a simili crimini, non possono esserci sconti o tolleranze. La società deve unire le forze per chiedere pene esemplari per i colpevoli, affinché sia ​​chiaro a tutti che chi sceglie di violare la legge e la fiducia collettiva non possa rimanere impunito. “Colpirne uno per educarne mille” deve diventare il nostro mantra; solo così potremo sperare di riportare il rispetto e la dignità nel nostro sistema.

La lotta per un futuro migliore inizia con la consapevolezza e l’azione. Non possiamo più restare in silenzio, né tantomeno indifferenti. Dobbiamo rivendicare il nostro diritto allo studio, al merito e alla giustizia, perché ogni giovane ha il diritto di sognare e realizzare le proprie aspirazioni senza dover scendere a compromessi. Così facendo vedremo una luna rossa e non più viola.