Operazione Condor: Una campagna di terrore nell’America Latina

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Domenico Panetta
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L’Operazione Condor fu una campagna di repressione politica coordinata tra le dittature militari di Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay e Uruguay durante gli anni ’70 e ’80. Sostenuta dagli Stati Uniti, questa operazione segreta aveva l’obiettivo di eliminare i dissidenti politici, gli oppositori di sinistra e i guerriglieri all’interno e all’esterno dei confini nazionali.

Le origini:

L’Operazione Condor affonda le sue radici nel clima di Guerra Fredda dell’epoca. I governi degli Stati Uniti e dei loro alleati latinoamericani vedevano la sinistra come una minaccia alla stabilità regionale e agli interessi occidentali. La vittoria della rivoluzione socialista in Cuba nel 1959 aveva acceso le paure di un “effetto domino” in tutto il continente, e l’Operazione Condor fu concepita come un mezzo per stroncare sul nascere qualsiasi movimento di sinistra.

Attività e metodi:

L’Operazione Condor si basava su una stretta collaborazione tra i servizi di intelligence dei paesi partecipanti. Le informazioni sui dissidenti venivano condivise e le operazioni venivano pianificate congiuntamente. I metodi utilizzati erano brutali e illegali, tra cui:

Rapimenti: I dissidenti venivano rapiti da agenti segreti e spesso torturati per ottenere informazioni o confessioni.
Assassinî: I dissidenti venivano assassinati in operazioni extragiudiziarie, spesso camuffate da incidenti o crimini comuni.
Scomparsa forzata: I dissidenti venivano semplicemente fatti sparire, senza lasciare traccia, diventando “desaparecidos”.

Le vittime:

Si stima che l’Operazione Condor abbia causato la morte di circa 60.000 persone, tra cui attivisti politici, leader sindacali, intellettuali, studenti e persino preti. Tra le vittime più note figurano l’ex presidente cileno Salvador Allende, il cantante folk Víctor Jara e l’esiliato argentino Orlando Letelier.

Conseguenze e lascito:

L’Operazione Condor ha avuto un impatto devastante sulla società civile latinoamericana. Ha diffuso un clima di terrore e repressione, ha smantellato l’opposizione politica e ha contribuito a prolungare la durata delle dittature militari.



Nonostante gli sforzi per insabbiare i crimini, la verità sull’Operazione Condor è emersa gradualmente negli anni successivi. Nel 1992, i documenti segreti del regime cileno rivelarono l’esistenza dell’operazione e portarono all’arresto di alcuni dei suoi principali artefici.

Negli ultimi anni, diversi paesi latinoamericani hanno aperto inchieste sui crimini dell’Operazione Condor e molti degli ex dittatori e agenti segreti sono stati processati e condannati. Tuttavia, la lotta per la giustizia e la memoria delle vittime è ancora in corso.



L’eredità dell’Operazione Condor serve come monito per i pericoli dell’autoritarismo, della repressione politica e della violazione dei diritti umani. È importante ricordare questo capitolo oscuro della storia latinoamericana per contrastare l’impunità e promuovere la democrazia e il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo.