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Il silenzio imbarazzante della Lega sull’inchiesta Luna Viola che coinvolge l’imprenditore sorano Baglione continua a destare interrogativi e preoccupazioni. Durante il consiglio comunale straordinario di ieri, abbiamo posto una domanda diretta al capogruppo leghista Ranaldi riguardo alla posizione della Lega Cassino in merito a Baglione, ma ci siamo imbattuti in un mutismo selettivo che non può passare inosservato. La scelta di Ranaldi di non rispondere è emblematicamente indicativa della mancanza di trasparenza e della confusione che regna all’interno del partito.

È giusto chiedersi di cosa abbiano paura i rappresentanti leghisti della città martire. È noto che Baglione occupa una posizione di all’interno del partito, ma questo non può giustificare l’indifferenza alle questioni etiche e morali sollevate da un’inchiesta così seria. Basterebbe una semplice dichiarazione per chiarire la situazione: “Abbiamo provveduto a farlo decadere dal suo incarico.” Eppure, il silenzio persiste, alimentando l’imbarazzo e il sospetto.

Va ricordato che, nel rispetto dei diritti degli indagati, questi ultimi devono essere considerati presunti innocenti fino a un definitivo accertamento della loro colpevolezza. Tuttavia, la posizione della Lega, in questo contesto, dovrebbe essere chiara e netta, affinché possa dimostrare di essere un partito responsabile e attento ai principi di legalità e giustizia.
La città, gli elettori hanno diritto a risposte, i cittadini meritano di sapere come e perché si prendono determinate decisioni. La politica deve fare i conti con la realtà e con le sue responsabilità. Chiediamo quindi alla Lega di rompere il silenzio e di affrontare questa situazione con la serietà che merita, prima che il malcontento tra i cittadini diventi insostenibile.
