Le Lega si mobilità contro la richiesta di condanna per Salvini. Una mossa senza precedenti che rischia di diventare ridicola

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Domenico Panetta
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In un’escalation di tensione politica senza precedenti, la Lega ha lanciato una massiccia campagna di raccolta firme in tutta Italia. Questa mossa audace è una risposta diretta alla richiesta di condanna per Matteo Salvini, un atto che il partito definisce categoricamente come “assurdo” e vuole trasformare tutto in un ridicolo reality (sinceramente non ricordiamo un politico in galera da circa 500 anni).

La Lega non sta risparmiando alcuno sforzo in questa battaglia. Gazebi sono stati allestiti in ogni angolo del paese, da Nord a Sud, per raccogliere il sostegno dei cittadini. Questa strategia dimostra da un lato  la capacità del partito di mobilitare rapidamente la sua base sul territorio dall’ altra la scarsa conoscenza del contenuto giuridico, Insomma secondo la lega l’eventuale condanna si potrebbe evitare con il supporto delle firme con buona pace del codice di procedura penale. Non osiamo immaginare se venissero istituti gazebo che raccoglierebbero firme sulla condanna cosa potrebbe succedere.

La Lega sta effettivamente sfidando l’autorità delle istituzioni, ponendo la volontà popolare in diretta opposizione alle decisioni della magistratura. Assurdo.

Questa campagna di raccolta firme segna un momento cruciale nella storia politica recente dell’Italia. La sfida aperta alle istituzioni giudiziarie da parte di un partito di governo solleva interrogativi fondamentali sulla separazione dei poteri e sul futuro della democrazia nel paese. Resta da vedere come reagiranno le altre forze politiche e le istituzioni stesse a questa mossa senza precedenti della Lega. Dalla mie parti, a Cassino, siamo abituati all’ exploit dei Gazebi quanti ne abbiamo visti in campagna elettorale dalle primarie alle elezioni comunali e posso garantirvi che  non portano fortuna  tutti sappiamo come è andata a finire. Lasciamo che la magistratura faccia la magistratura e che i gazebi restino soltanto un modo per ripararsi dal sole.  A Salvini tutta la nostra solidarietà non per la magistratura ma per l’organizzazione.