La Lega manipola la Costituzione: il caso Salvini e la Open Arms

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Domenico Panetta
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L’abuso dell’articolo 52 per proteggere il leader.

La Lega  ha recentemente compiuto un atto di inaudita gravità, distorcendo l’interpretazione dell’articolo 52 della Costituzione italiana in un tentativo disperato di sottrarre il proprio leader, Matteo Salvini, alle conseguenze delle sue azioni nel caso Open Arms.

È una chiara interpretazione scellerata dell’ Art.52 della costituzione , che tratta della difesa della Patria, è stato vergognosamente strumentalizzato dalla Lega per giustificare il blocco della nave ONG Open Arms, avvenuto nell’agosto 2019.Questa manovra rappresenta un pericoloso precedente di manipolazione costituzionale a fini politici. Molti galoppini politici negli ultimi giorni hanno riempito le loro pagine social con tanto di locandina dell’ articolo appena menzionato senza difatto nemmeno analizzare il suo significato. Si sa, tutti sono in cerca di una sistemazione parlamentare che difficilmente avverrà. Se questa è la classe politica occorre ricorrere velocemente ai ripari c’è una forte carenza culturale.

Questa interpretazione distorta mina le fondamenta stesse dello Stato di diritto. Se accettata, creerebbe un precedente che permetterebbe a qualsiasi politico di eludere la giustizia, invocando un presunto “dovere patriottico” per giustificare azioni illegali.

Giuristi e costituzionalisti hanno unanimemente condannato questa interpretazione, definendola una pericolosa forzatura del testo costituzionale. La magistratura dovrà ora affrontare questa sfida al sistema giudiziario con fermezza e determinazione.

Siamo in Italia e tutti sappiamo che difficilmente vedremo un politico con i braccialetti ai polsi appunto con buona pace della nostra costituzione lasciamola li dov’è senza stroppiarla con interpretazioni scellerate abbiate rispetto almeno per i padri costituenti.

È imperativo che tutte le forze democratiche si oppongano fermamente a questa interpretazione distorta della Costituzione. La magistratura deve procedere senza ostacoli nel suo compito di accertare le responsabilità di Salvini. Il futuro della democrazia italiana dipende dalla nostra capacità di respingere questi attacchi alle sue fondamenta