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Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Latina ha recentemente emesso una sentenza in merito all’affidamento del servizio mensa scolastico nel comune di Cassino, confermando la legittimità dell’aggiudicazione della gara alla cooperativa “La Mediterranea”.
La decisione, presa dal collegio giudicante presieduto da Riccardo Savoia e composto dai magistrati Valerio Torano ed Emanuela Traina, ha respinto il ricorso presentato dal Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa (CNS), che contestava la regolarità del procedimento.
La gara era stata assegnata con determina dirigenziale il 22 settembre scorso per una durata di cinque anni scolastici. La sentenza ha sottolineato che l’affidamento è avvenuto secondo le normative vigenti, rigettando qualsiasi insinuazione di illegittimità. Il collegio ha specificato in modo chiaro che le quesiti sollevate dal CNS riguardo a presunti vizi nella congruità dell’offerta di “La Mediterranea” erano infondate. Non vi era alcuna norma nella lex specialis che imponesse la disponibilità immediata di un centro di cottura come requisito essenziale per la partecipazione alla gara.
Inoltre, il TAR ha evidenziato che l’amministrazione comunale non avrebbe potuto escludere l’offerta della cooperativa in base a requisiti inesistenti. Questo aspetto ha rimosso le basi del ricorso, che chiedeva anche un risarcimento danni, condannando infine il CNS al pagamento delle spese legali a favore del Comune, della Provincia di Frosinone e della controinteressata, per un ammontare di duemila euro ciascuno.
Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, ha espresso soddisfazione per la sentenza, sottolineando che essa conferma la correttezza dell’operato dell’amministrazione comunale. Ha invitato i consiglieri che avevano sollevato dubbi a riflettere su quanto accaduto ea comportarsi in maniera più rispettosa in futuro, auspicando una maggiore serenità nel dibattito politico.
Questa vicenda ha acceso un dibattito acceso all’interno del consiglio comunale, con alcuni membri dell’opposizione che hanno sollevato questioni sulla trasparenza e le procedure di affidamento. Tuttavia, la pronuncia del TAR sembra aver chiarito definitivamente la posizione dell’amministrazione, ribadendo l’importanza di operare nel rispetto delle norme e delle procedure stabilite.
