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Ottant’anni fa, il 25 aprile, abbiamo celebrato una rinascita, un risveglio da due decenni di oppressione fascista. Quella data simbolica non rappresenta solo la liberazione dal tallone di ferro nazista e dai loro complici; è il ricordo di una lotta che ha visto milioni di persone combattere per un futuro migliore, per la dignità e la giustizia. Quei giorni di guerra e di sacrificio hanno portato con sé un gigantesco massacro e innumerevoli macerie, materiali e morali. La Seconda Guerra Mondiale ha segnato il mondo, lasciando cicatrici profonde nella memoria collettiva.
Ma oggi, ottant’anni dopo, ci troviamo di fronte a una nuova sfida. Il ritorno della guerra, la violenza contro i civili, la rinascita di nazionalismi e razzismi ci invitano a riflettere su quanto fragili siano le conquiste raggiunte. La storia sembra ripetersi, e l’attacco alla democrazia e all’uguaglianza minaccia di erodere i valori che abbiamo faticosamente costruito.
In questo contesto, le parole del sindaco Salera risuonano come un potente monito: “80 anni di Libertà. In memoria di tutte le Donne e gli Uomini che hanno sacrificato la loro vita per la Nostra Libertà.” Un messaggio semplice ma carico di significato, accompagnato dal toccante video girato durante il lockdown, in cui il primo cittadino depone una corona di fiori in onore delle vittime civili della Seconda Guerra Mondiale. Il papavero, simbolo di sangue e sacrificio, spunta nei campi in questo periodo, richiamando la resilienza della Resistenza.
Dobbiamo fare della libertà, della dignità e della giustizia i capisaldi delle nostre azioni quotidiane. Questo è il miglior omaggio a coloro che, ottant’anni fa, hanno combattuto per regalarci un domani migliore. “Ora e sempre” non è solo un motto, ma un invito ad agire. Mai come oggi, questi valori devono guidare il nostro percorso.
Celebriamo il 25 aprile non solo come una commemorazione, ma come un impegno a mantenere viva la memoria, a combattere ogni giorno per la libertà e resistere contro l’ingiustizia. La nostra responsabilità è quella di essere custodi del futuro, affinché la lotta di quegli eroici uomini e donne non venga mai dimenticata.