Il sindaco Salera fa chiarezza sull’episodio di Piazza Labriola “Nessun Bimbo è arrivato al pronto soccorso, escoriazione medicata sul posto”

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Domenico Panetta
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Si è trattato – così come riferito dai Carabinieri – di una piccola escoriazione medicata sul posto.

In riferimento alla allarmante notizia diffusa, purtroppo, con una certa superficialità e leggerezza, che riferiva di un bambino rimasto “folgorato” (addirittura!) dalla corrente di un filo scoperto lungo un palo in piazza Labriola, il sindaco, Enzo Salera, al fine di ristabilire la verità delle cose e la reale portata dell’episodio, riferisce quanto segue:

“ Era quasi la mezzanotte scorsa quando sono stato chiamato dai Vigili del Fuoco per la richiesta di un pronto intervento da parte degli addetti alla Manutenzione del Comune, perché un bambino aveva preso la corrente da un palo dell’illuminazione a piazza Labriola. Ho chiamato subito il responsabile del servizio, Ivan Feroce, affinché inviasse sul posto l’operaio reperibile. Ho quindi telefonato al numero verde Enel per il pronto intervento.
Preoccupato delle condizioni del bambino, ho risentito telefonicamente il caposquadra dei Vigili del Fuoco per avere notizie precise del bambino. Sono stato rassicurato che non era successo nulla di grave.

Questa mattina ho chiamato il Direttore Sanitario dell’ospedale Santa Scolastica per avere con precisione eventuali notizie in merito alle condizioni del bambino. Dopo quasi un’ora di verifiche, il medico mi ha richiamato per dirmi che questa notte nessun bambino era arrivato al Pronto Soccorso per il motivo di piazza Labriola”.
“Con il consigliere Rosario Iemma, – prosegue il sindaco – ho fatto personalmente un sopralluogo e ho constatato che sono in sicurezza e transennati, in attesa di più approfondite verifiche, tutti i lampioni da cui qualche vandalo ha asportato lo sportelletto dove si trovano i fili della corrente”. 
Il Sindaco, nel tirare un sospiro di sollievo, augura un Buon Ferragosto a tutti.

Non nasconde però l’amarezza e il disappunto per l’allarmismo sull’episodio o, meglio, sulla speculazione, che taluni hanno nel frattempo scatenato su Facebook. Vuole credere l’abbiano fatto in buona fede, vittime anch’essi di chi inconsciamente (speriamo) forse quasi quasi si augurava che le cose fossero andate peggio, in modo da poter speculare contro l’Amministrazione Comunale. Come se qualcuno, privo di sufficiente sale in zucca, dia a chi ha il compito di curare la manutenzione, la direttiva di disinteressarsene.