Il Rettore dell’Unicas si indigna per le Fake news ma nel caso di rinvio a giudizio cosa farà l’Unicas?

Tempo di lettura: 2 minuti
Domenico Panetta
Seguimi

Nelle ultime ore la presa di posizione del Magnifico Rettore in merito alle fake news (querele in arrivo per chi le ha divulgate) ha suscitato sia ampie discussioni sia approvazioni, soprattutto da parte di coloro che dovranno fondamentale garantire una corretta informazione e per i naviganti social. Tuttavia, è essenziale ricordare che attualmente due professori e un responsabile delle risorse umane stanno affrontando indagini e sono stati posti agli arresti domiciliari. Questo aspetto non può essere minimizzato o ignorato.

Condividiamo l’indignazione del Rettore di fronte alla diffusione delle notizie false, ma è altrettanto importante riaffermare che fino a quando non ci sarà una chiara prova contraria, la situazione coinvolge tre figure rappresentative della nostra università. E questo non è certo un dettaglio da sottovalutare. Chiaro bisogna attendere la chiusura delle indagini vale come sempre il principio del “fino ad ogni ragionevole dubbio”.

Fake news a parte la nostra redazione ha una domanda fondamentale da porre al Magnifico Rettore : nel caso in cui l’indagine si conclude con un’archiviazione, tutto sarà interpretato come un errore degli inquirenti ma nel malaugurato caso in cui si arriva a un rinvio a giudizio, l’università avrà l’intenzione di costituirsi parte civile, adottando la stessa celerità comunicativa di cui si è fatto portavoce contro le fake news?

Perché, diciamolo con estrema franchezza: questo è ciò che interessa davvero ai cittadini e alla comunità accademica. La trasparenza e la prontezza nella comunicazione sono fondamentali per mantenere la fiducia e l’integrità dell’istituzione.

Concludendo, auguriamo un buon lavoro al Magnifico Rettore, nella speranza che possa gestire questa delicata situazione con la saggezza e la responsabilità che il ruolo richiede. Nel frattempo caro Rettore la lascio con un proverbio che noi campani usiamo in situazioni complicate: “Cchiù nera ra mezanotte nun pò venì”.