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Siamo nel 2025, eppure ci troviamo di fronte a una situazione che sembra appartenere a un’epoca passata. Un nostro lettore ci racconta la storia del suo papà, un ottantenne con la patente da rinnovare, che si è trovato ad affrontare un vero e proprio incubo burocratico.
Quella che dovrebbe essere una semplice procedura si trasforma in un groviglio di incongruenze tra visite private presso le scuole guida e i costosi e complicati percorsi richiesti dalle ASL per il rinnovo della patente.
Immaginate di dover prenotare una visita pneumologica. Ma sorpresa! Non è possibile farlo in tutta la Provincia di Frosinone. E la visita cardiologica? Solo ad Atina, ma non prima di dicembre, ben oltre il termine utile per il rinnovo. La questione si fa ancora più surreale quando ci si rende conto che nessuno sa dove poter effettuare la valutazione per le protesi acustiche, nonostante il medico l’abbia prescritta. Infine, la visita neurologica è stata fissata presso l’ex INAM per agosto, due mesi dopo la scadenza della patente.
Questa è la realtà con cui si confrontano moltissimi cittadini che sperano di rinnovare la propria patente attraverso il sistema pubblico. I tempi sono dilatati, i costi spesso poco trasparenti e la frustrazione cresce a dismisura. In contrapposizione, chi decide di rivolgersi a una scuola guida trova un’assoluta facilità: un costo di circa 90 euro e la patente rinnovata in un batter d’occhio.
Ma come è possibile che il privato costi meno del pubblico? È lecito chiedersi se le visite eseguite privatamente sarebbero considerate valide dagli enti pubblici. Si apre un dibattito delicato su efficienza, sostenibilità e equità dei servizi. Chi sta cercando di rinnovare la patente si sente abbandonato e in balia di un sistema che, anziché facilitare le procedure, complica ulteriormente una situazione già di per sé stressante.
In questo contesto, è fondamentale che le istituzioni prendano coscienza delle problematiche e delle incongruenze di cui i cittadini fanno esperienza quotidianamente. È tempo di smantellare queste barriere e garantire un servizio pubblico che sia all’altezza delle aspettative e delle esigenze di tutti. Voi Cosa ne pensate? A voi è mai capitato?