Il filo di Arturo unisce la città.

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Domenico Panetta
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Cari cittadini, al termine di questa campagna elettorale sento il dovere di manifestare a voi tutti la mia profonda riconoscenza. Se non fosse stato per voi, se non fosse stato per le vostre storie, questa avventura non sarebbe stata così appassionante.
Ho deciso di impegnarmi in queste elezioni con la convinzione che la politica possa essere una cosa buona: la politica è una grande occasione per aiutare noi tutti a compierci, a realizzare il sogno di pienezza che alberga in ognuno di noi. Sono convinto che questo sogno possa avverarsi in noi soltanto se si avvera anche negli altri, perché siamo chiamati ad essere felici nelle relazioni, non da soli. 
Ho messo dunque al centro del mio programma la cura della persona in ogni fase della sua esistenza, con l’ambizione di aiutare ogni persona ad entrare più intensamente in relazione con le altre.

Ecco perché ho proposto i parchi di comunità in ogni quartiere, quali luoghi di incontro e di confronto; il mercato ortofrutticolo coperto, quale luogo non soltanto di scambi commerciali ma anche spazio di vita comunitaria; le scuole in centro, per integrare pienamente i giovani nel tessuto urbano e contribuire così a rafforzare i legami e a rilanciare l’economia delle piccole attività, rendendo la nostra città più bella e più viva; la casa dei giovani in Piazza Labriola riqualificata come cuore verde della città, per dare ai nostri ragazzi un luogo tutto loro in cui poter leggere, confrontarsi, crescere; l’istituzione di un referente per la disabilità e il potenziamento dell’Assessorato ai Servizi Sociali anche attraverso il volontariato civico diffuso, per rafforzare la rete di solidarietà nei confronti delle persone più fragili e fornire agli anziani, ai malati e ai disabili la vicinanza e la assistenza di cui hanno bisogno; la valorizzazione del fattore famiglia per dare sostegno concreto alle famiglie in difficoltà, e l’aiuto alle giovani madri per sostenere la vita nascente.

E poi più parcheggi gratuiti e una viabilità più fluida, nuove strutture sportive, e una capillare attenzione al decoro urbano e alla pulizia, a partire dalle periferie che in questi anni sono state abbandonate. E un impegno serio per rilanciare la sanità e promuovere un potenziamento dell’ospedale di Cassino, colpevolmente trascurato negli ultimi anni. E tanto altro ancora: tutto per la persona, tutto per la cura di ogni persona.
Questo mio programma ho provato a spiegarlo a tutti, soprattutto attraverso l’incontro personale, occhi negli occhi, perché credo che la politica debba ripartire dal rapporto umano. In queste settimane ho valorizzato il “porta a porta”, venendo a bussare alle porte delle vostre case, cercando di incontrare personalmente il maggior numero possibile di persone. Ho ascoltato storie di dolore e sofferenza, e in tanti momenti mi sono sentito un privilegiato difronte alle croci che molti di voi sopportano con coraggio e dignità. E ho ascoltato anche tanti appelli ad una politica diversa, pulita e realmente vicina alla gente. Io sono pronto a raccoglierli questi vostri appelli, e ho intenzione di continuare ad incontrarvi, avendo proposto nel mio programma la creazione di punti di ascolto in ogni quartiere per ascoltarvi regolarmente durante tutti i cinque anni di mandato amministrativo.

Io non credo nell’uomo solo al comando, credo nel gioco di squadra: non soltanto tra gli amministratori, ma anche tra gli amministratori e tutti i cittadini.
Ecco perché in queste settimane ho portato con me un filo, che ho legato in ogni luogo in cui mi sono recato: quel filo rappresenta  il legame che vorrei ci fosse tra me e ciascuno di voi, e tra noi amministratori, e tra noi amministratori e voi cittadini, e tra chi vincerà queste elezioni e chi le perderà, perché mi auguro che saremo tutti davvero uniti per il bene di Cassino. Buon voto a tutti, con la testa e con il cuore. Così in una nota Arturo Buongiovanni.