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Il 12 gennaio è una data che ha riportato alla ribalta una figura controversa e affascinante della storia italiana: Matteo Messina Denaro. Le fotografie inedite di questo noto mafioso, diffuse da Repubblica, rivelano non solo l’aspetto fisico di un uomo che per decenni è riuscito a sfuggire alla giustizia, ma anche un frammento della sua vita segreta. Scattate il 20 maggio 2006, mostrando Messina Denaro in posa davanti all’Arena di Verona, queste immagini offrono uno sguardo raro e intimo su un personaggio che ha dominato il panorama criminale italiano.
Il contesto di queste foto è ancora più intrigante, poiché sono emersi dopo l’arresto di Messina Denaro, avvenuto a gennaio 2023, ponendo fine a una latitanza durata quasi trent’anni. Ma non sono solo le immagini a raccontare la sua storia; insieme ad esse, i carabinieri del ROS hanno trovato vari quaderni contenenti note e riflessioni scritte a mano da Messina Denaro stesso. Questi “diari”, risalenti al periodo tra il 2003 e il 2016, erano destinati a sua figlia, Lorenza, riconosciuta solo poco prima della sua morte. Un legame familiare complesso, che si intreccia con la sua vita di crimine, esplorato in maniera approfondita nel libro di Lirio Abbate, in uscita il 21 gennaio.
Le foto di Messina Denaro hanno suscitato numerosi commenti, non solo per rivelare il suo volto reale durante la latitanza—un volto che finora era stato descritto attraverso identikit spesso fuorvianti—ma anche perché lui stesso aveva messo in dubbio tali rappresentazioni. Raccontava di come le sue sembianze fossero stati distorte, affermando che nel 2006 circolava un identikit in cui «sembrava avessi 85 anni e 5 mesi», mentre in realtà ne aveva 44. Con queste nuove immagini, finalmente possiamo vedere chi fosse davvero Messina Denaro in un momento cruciale della sua vita.
Queste rivelazioni non sono solo un pezzo di storia, ma evidenziano anche una riflessione più ampia sulla percezione pubblica del crimine organizzato e sull’individuo dietro il mito. Le fotografie e diari costruiscono un racconto che va oltre il semplice fatto criminale, invitando a una comprensione più profonda delle persone che popolano il mondo della mafia, con la loro umanità e le loro contraddizioni.