FROSINONE, GIORDANO (PD): PROVINCIA IN GRAVE CRISI, 30 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE IN CONDIZIONE DI POVERTÀ

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Domenico Panetta
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L’ESPONENTE DEM FA PARTE DEL COORDINAMENTO ‘PIÙ DI PRIMA’ A SOSTEGNO DI FANTINI SEGRETARIO PD 

La provincia di Frosinone si trova oggi ad affrontare una crisi economica e sociale senza precedenti, un momento di difficoltà che mette a rischio il futuro di tante famiglie e lavoratori. La chiusura di numerose fabbriche e la perdita di posti di lavoro, in particolare nell’importante settore di Stellantis, hanno creato un clima di incertezza e preoccupazione. I dati parlano chiaro: nel corso dei primi otto mesi del 2024 sono stati attivati 34.632 nuovi rapporti di lavoro, ma le assunzioni a tempo indeterminato sono diminuite del 4,49% rispetto all’anno precedente. Questa flessione è un chiaro segno di un mercato del lavoro in crisi, aggravato dal fatto che, nello stesso periodo, si registrano 31.553 cessazioni di rapporti di lavoro, con una netta predominanza dei contratti a termine.

A questo quadro preoccupante si aggiunge un dato allarmante: oltre il 30% della popolazione della provincia vive in condizioni di povertà. Questo non è solo un numero; rappresenta vite umane, famiglie che lottano per mettere insieme il pranzo con la cena, giovani che vedono compromesso il proprio futuro e anziani che si trovano senza il supporto necessario per vivere dignitosamente. È evidente che non possiamo restare fermi a guardare.

“Non possiamo restare fermi a guardare”. Queste sono le parole di Salvatore Giordano, consigliere comunale di Esperia e membro del coordinamento Più di prima per Luca Fantini, segretario provinciale del Partito Democratico di Frosinone. Il suo appello è rivolto a tutti noi: serve un piano concreto per rilanciare il nostro territorio, per fornire risposte alle famiglie e ai lavoratori in difficoltà. È il momento di agire, non di procrastinare ulteriormente.

Il Partito Democratico chiede interventi immediati e mirati per affrontare questa emergenza economica e sociale. In primo luogo, è cruciale intervenire sulla situazione di Stellantis. La proprietà deve impegnarsi in modo chiaro e definito su investimenti, produzione e occupazione. Non possiamo permetterci di assistere passivamente a scelte aziendali che mettono in discussione il nostro tessuto produttivo. Deve essere avviato un dialogo costruttivo con l’azienda, affinché possa rendersi conto dell’importanza che riveste per l’economia locale.

In secondo luogo, è fondamentale elaborare un piano specifico per rilanciare il settore della componentistica, un comparto cruciale per l’intera economia del nostro territorio. Questo implica anche la necessità di ridurre i costi energetici, sostenendo impianti di produzione a basso costo per le imprese del territorio. È inaccettabile che alti costi energetici possano rappresentare un freno alla competitività delle nostre aziende.

Un altro aspetto fondamentale è la revisione dei vincoli normativi che ostacolano la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. È necessario snellire i procedimenti autorizzativi, mantenendo però sempre alta l’attenzione sulla tutela ambientale. L’ambiente non è un’opzione, ma una priorità, e deve essere parte integrante di ogni strategia di sviluppo.

Per affrontare la mancanza di competenze professionali, si propone di creare un ponte tra aziende e scuole. È ora di stilare un protocollo tra le aziende locali e il Consorzio Industriale del Lazio, che possa aiutare a coordinare la domanda e l’offerta di lavoro. Questo non solo aiuterebbe a formare figure professionali adeguate, ma contribuirebbe anche a ridurre il tasso di disoccupazione giovanile.

Infine, ci troviamo di fronte a un’opportunità persa con la Zona Logistica Semplificata, un’iniziativa che deve essere ripensata dalla nuova amministrazione per attrarre investimenti. Il nostro territorio ha bisogno di diventare un polo competitivo nel cluster portuale e logistico del Lazio. Solo così potremo mettere in atto strategie vincenti per il futuro.

“Frosinone e la sua provincia hanno bisogno di risposte, non di promesse”. È un messaggio chiaro ed inequivocabile. Il Partito Democratico è pronto a battersi per un piano di rilancio concreto che metta al centro il lavoro, l’industria e la sostenibilità. La crisi non può essere vista solo come una sfida, ma come un’opportunità di rinascita. È il momento di agire, di unirci per costruire un futuro migliore per la nostra provincia. Non abbiamo più tempo da perdere.