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L’editoriale del direttore
In questo editoriale non troverete la classica pubblicità elettorale che vedete di solito durante la campagna elettorale. L’editoriale è un appello a tutta la politica a migliorare la situazione occupazionale per garantire a tutti dignità finanziaria. È doveroso includere nei programmi elettorali la problematica lavorativa tale fattore contribuisce alla crescita economica locale. È miope non occuparsene. Gran parte dei cittadini è stanca di una politica da bar e da programmi elettorali obsoleti. La casa si costruisce dalla fondamenta ed i comuni sono le fondamenta per una politica più ampia.
Il Lazio si posiziona tristemente al secondo posto in Italia per numero di famiglie alle prese con debiti, con una preoccupante incidenza dell’11,8% della popolazione. Si tratta di una situazione drammatica che richiede un’attenzione e un intervento immediato da parte delle istituzioni.
Le cause di questo fenomeno sono molteplici e complesse: dalla crisi economica che ha colpito duramente il Paese negli ultimi anni, all’aumento di tasse e costi fissi, fino alla precarietà del lavoro e all’erosione del potere d’acquisto delle famiglie.
Le conseguenze di questa situazione sono pesantissime: indebitamento significa impossibilità di accedere a beni e servizi primari, rinuncia alle cure mediche, stress psicologico e disgregazione sociale.
Non possiamo rimanere indifferenti a questo grido di dolore: è necessario agire con decisione per aiutare le famiglie laziali a uscire dalla morsa dei debiti.
Serve un piano di intervento strutturale e complessivo che includa:
Politiche per il lavoro: che favoriscano la creazione di posti di lavoro stabili e ben pagati, contrastando la precarietà e incentivando l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Riduzione delle tasse e dei costi fissi: per alleggerire il peso gravante che grava sulle famiglie laziali.
Servizi di supporto alle famiglie: come sportelli di ascolto e consulenza per l’indebitamento, servizi di assistenza sociale e psicologica e campagne di educazione finanziaria.
È fondamentale che tutte le forze politiche e sociali collaborino per trovare soluzioni concrete ed efficaci a questo problema.
Non possiamo lasciare sole le famiglie laziali nel loro dramma: il loro benessere e il loro futuro sono il futuro di tutta la nostra società.
Dinanzi a tale problematica che coinvolge non solo la nostra città bensì tutt’ Italia vi sembra ancora il caso di parlare di aiuole, di buche e di strade? L’astensionismo elettorale è dettato proprio da tutto ciò è compito dell’intera classe politica alzare l’asticella del dibattito.
Insieme possiamo costruire un Lazio più giusto e solidale, dove ogni famiglia abbia la possibilità di vivere una vita dignitosa e serena.
