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Il problema della sicurezza a Cassino diventa ogni giorno più complesso, rendendo necessarie una serie di azioni per combattere gli ormai diffusi fenomeni di microcriminalità, bullismo e non solo. In primo luogo, serve un coordinamento sostanziale delle forze dell’ordine locali e istituzionali per garantire una presenza efficace sul territorio, potenziando le risorse umane e materiali a disposizione delle forze di polizia e implementando strategie di prevenzione e contrasto alla criminalità.
Tale coordinamento dovrebbe avvalersi di un apposito ed efficiente sistema di videocamere di sorveglianza nelle aree strategiche della città. Il Coordinamento che ho in mente dovrebbe attuare programmi di prevenzione della criminalità rivolti soprattutto ai giovani, attraverso attività educative, sportive e culturali che favoriscano l’integrazione sociale, il recupero di spazi pubblici e il contrasto ai fenomeni di degrado urbano. Il contrasto alla criminalità organizzata ha bisogno invece di strategie specifiche per ridurre la presenza e l’azione delle organizzazioni criminali sul territorio, collaborando con le autorità competenti per individuare e reprimere le attività illegali e il traffico di droga, specialmente a livello giovanile. Si devono poi porre in essere, principalmente nelle scuole, azioni per potenziare le misure di sicurezza attraverso la promozione di programmi di educazione alla legalità e al rispetto delle regole, per prevenire fenomeni di bullismo e violenza giovanile.
Un aspetto poco curato è la necessità di proteggere i beni culturali e del patrimonio urbano, con politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città, garantendo la sicurezza dei monumenti e dei luoghi di interesse culturale. Credo che la chiave di volta, a costo zero per il Comune, possa essere l’adesione all’operazione militare “Strade sicure”, coordinando l’Autorità comunale con il Prefetto per ottenere l’ausilio dell’Esercito Italiano nella lotta alla microcriminalità e alla criminalità organizzata. Ricordo che l’Esercito Italiano conduce sul territorio nazionale questa operazione ininterrottamente dal 4 agosto 2008, in virtù della Legge n. 125 del 24 luglio del 2008 e della Legge n. 178 del 30 dicembre 2020 che ha prorogato l’operazione in relazione alle straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità e del terrorismo, attraverso l’impiego di un contingente di personale militare delle F.A., che agisce con le funzioni di agente di pubblica sicurezza. La partecipazione a questo progetto, sfruttando anche la presenza della Caserma, consentirebbe a mio avviso un aumento esponenziale della sicurezza cittadina, specialmente nelle aree più “calde” della Città.