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Pubblicato alle ore 9.34 del 18 dicembre 2023
Tra le proposte approvate giovedì dal Parlamento figurano quelle per rafforzare la dimensione democratica delle elezioni del 2024 e quelle relative al sistema dei candidati capilista.
La risoluzione, non vincolante, è stata approvata con 365 voti favorevoli, 178 contrari e 71 astensioni. Nel testo si chiede l’introduzione di misure per aumentare l’affluenza alle urne delle elezioni del 6-9 giugno 2024 e superare così il record registrato alle elezioni del 2019. L’attenzione del Parlamento è ora rivolta a massimizzare l’impatto delle campagne elettorali, alla procedura post-elettorale per la formazione della futura Commissione europea e l’elezione del suo presidente, e a garantire l’effettivo esercizio del diritto al voto da parte di tutti i cittadini.
L’indomani delle elezioni
I deputati auspicano che ci sia un legame evidente e credibile tra le preferenze espresse dai cittadini alle urne e l’elezione del presidente della Commissione. Secondo le loro proposte, il processo dovrebbe dipendere dal raggiungimento di una maggioranza in Parlamento, in linea con il trattato di Lisbona, mentre si dovrebbe porre fine alla pratica degli accordi a porte chiuse raggiunti in seno al Consiglio europeo. I deputati chiedono pertanto un accordo vincolante tra Parlamento e Consiglio europeo in modo da garantire che i negoziati tra partiti politici e gruppi parlamentari europei per la scelta di un candidato comune prendano avvio subito dopo le elezioni e prima che il Consiglio europeo presenti la sua proposta.
Durante il primo ciclo di negoziati, alla guida del processo dovrebbe esserci il candidato capolista del partito europeo che si è aggiudicato il maggior numero di seggi, se necessario con la partecipazione del presidente del Parlamento. Tra le richieste dei deputati figura inoltre un “accordo legislativo” tra i gruppi e i partiti politici allo scopo di raggiungere una maggioranza in Parlamento, gettare le basi del programma di lavoro della Commissione e garantire che venga dato un seguito adeguato al voto degli elettori.
Aumentare la partecipazione e salvaguardare il diritto al voto
Il Parlamento ha anche esortato il Consiglio ad adottare rapidamente la riforma della legge elettorale europea e le nuove norme che disciplinano i partiti politici europei e le fondazioni politiche europee, in modo tale che almeno queste ultime entrino in vigore in tempo per la corsa alle elezioni 2024. Nelle loro campagne elettorali, i partiti politici europei e nazionali dovrebbero attenersi ai valori dell’UE e accordare una maggiore visibilità alla dimensione europea delle elezioni.
Per garantire che tutti i cittadini dell’UE possano esercitare il loro diritto di voto, i Paesi UE dovrebbero introdurre misure che facilitino l’accesso alle informazioni e ai seggi per le persone con disabilità. Il desiderio dei deputati è poi quello di incoraggiare la partecipazione di cittadini europei appartenenti a categorie specifiche, ad esempio le persone senza fissa dimora e quelle che risiedono in un altro Stato membro dell’UE o in un paese terzo. Altre raccomandazioni mirano a difendere le elezioni da qualsiasi ingerenza straniera e interna introducendo misure e garanzie più solide contro la disinformazione.
Infine, i deputati accolgono con favore l’accordo raggiunto dai colegislatori sulle norme relative alla trasparenza e all’orientamento della pubblicità politica e riconoscono l’importante ruolo della campagna di informazione istituzionale del Parlamento nel contribuire al dibattito sulle questioni politiche europee e nell’integrare le campagne dei partiti.
Dichiarazioni
Il correlatore Sven Simon (PPE, DE) ha commentato: “Gli elettori hanno bisogno di chiarezza su come il loro voto influisce sulla scelta delle politiche e delle persone alla guida dell’UE. Diversamente dal 2019, dobbiamo evitare di fare promesse che non possiamo mantenere. Va restituita credibilità al sistema dei candidati capilista. La nomina a presidente della futura Commissione deve ricadere sulla persona che ha ricevuto il mandato degli elettori e della maggioranza del Parlamento.”
Il correlatore Domènec Ruiz Devesa (S&D, ES) ha affermato: “Abbiamo spianato la strada a una serie di raccomandazioni rivolte ai partiti politici europei affinché rafforzino la dimensione europea delle campagne per le elezioni del 2024. Dobbiamo rendere più visibili i loghi dei partiti politici europei e i loro messaggi elettorali e rafforzare i diritti elettorali di tutti i cittadini europei. Chiediamo concrete procedure post-elettorali che aumentino la visibilità del ruolo svolto dai partiti politici e dai cittadini europei nella scelta del presidente della Commissione.”
Adottando questa relazione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini espresse nelle proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa, in particolare le proposte 38(3), 38(4), 27(3) e 37(4) sul rafforzamento del legame tra i cittadini e i loro rappresentanti eletti e sulla lotta alla disinformazione e alle interferenze straniere