D’Arpino: reparto agricolo in crisi, la Regione Lazio deve intervenire

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Domenico Panetta
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Il Vicesegretario Provinciale della Lega di Frosinone, Luca D’Arpino, si fa portavoce di un grido d’allerta che echeggia tra i campi delle province Laziali. Una situazione insostenibile per il settore agricolo richiede ora più che mai un intervento immediato da parte delle istituzioni. Non possiamo più ignorare la crescente difficoltà economica e sociale che gli agricoltori stanno vivendo; questo è un appello alla responsabilità di tutti.

D’Arpino denuncia una gestione strabica del comparto agricolo, evidenziando la mancanza di supporto da reale da parte di alcuni sindacati di categoria e l’assenza di un dialogo costruttivo con le istituzioni. È fondamentale  dichiara D’Arpino che l’Assessore regionale all’Agricoltura, Giancarlo Righini, apra senza indugi un tavolo tecnico per affrontare insieme le criticità. La concorrenza sleale e l’importazione di prodotti provenienti da paesi privi di tutele per i consumatori stanno erodendo le basi di un settore già provato. In particolare, il settore lattiero-caseario, specialmente nella Valle di Amaseno, è in crisi profonda, minacciato da scelte politiche illogiche e penalizzanti.

Un esempio lampante di questa situazione -continua D’Arpino – è rappresentato dalla Deliberazione 206 del 29/11/24, adottata dal Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica VALLE DEL LIRI. Questa decisione, che aumenta del 50% le tariffe sui terreni irrigui, è stata presa senza alcuna considerazione delle reali capacità economiche delle aziende agricole. Da 300 euro a 450 euro per ettaro: un fardello insostenibile che si aggiunge a un servizio di irragazione sempre più inadeguato. Orari di erogazione non rispettati e una gestione poco attenta alle esigenze dei produttori aggravano ulteriormente una situazione già critica.

In questo contesto, D’Arpino sottolinea l’importanza di preservare la linfa produttiva dell’economia locale. Siamo contro l’assistenzialismo, ma è imperativo garantire il futuro dell’agricoltura. La siccità non può essere affrontata semplicemente installando contatori sulle linee di irrigazione. È cruciale canalizzare i fondi del PNRR verso il potenziamento delle riserve idriche e dei bacini territoriali, elaborando politiche concrete e sostenibili.

L’appello è chiaro: la Regione deve intervenire con urgenza! Non possiamo permettere che gli agricoltori, esasperati, tornino nelle piazze con i trattori, come accaduto recentemente, causando disagi a lavoratori e cittadini. È tempo di risposte decisive e immediate. Il confronto non è più rimandabile; è necessario ed essenziale. Solo attraverso un dialogo aperto e sincero tra le istituzioni e gli agricoltori possiamo trovare soluzioni efficaci e durature a questa crisi. La terra parla, e noi dobbiamo ascoltarla. La nostra agricoltura merita attenzione, rispetto e, soprattutto, azioni concrete conclude D’Arpino.