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Si è tenuto a Cassino un convegno di grande rilevanza dal titolo “Diritti umani: le mutilazioni femminili”, organizzato dal Centro Antiviolenza “Rinascita”. Questo evento ha avuto un impatto civile ed emotivo notevole, grazie anche alla presenza della prof.ssa Fiorenza Taricone, ordinaria di Pensiero Politico e Questione femminile, che ha portato la sua esperienza e sensibilità su temi cruciali come giustizia e uguaglianza di genere. La partecipazione di Maria Concetta Tamburrini, assessora alle Pari Opportunità, ha ulteriormente arricchito il dibattito, sottolineando l’importanza dell’azione istituzionale in un contesto così delicato.
Le mutilazioni genitali femminili (MGF) sono tra le più gravi violazioni dei diritti umani, inflitte a milioni di bambine e donne nel mondo. Questo fenomeno, nonostante le campagne internazionali, rimane nascosto e spesso dimenticato, richiedendo un’urgente riflessione collettiva. La prof.ssa Taricone ha enfatizzato che tali pratiche rappresentano una manifestazione dell’integrità fisica, non solo delle donne ma anche delle bambine e neonati. Ha richiamato l’attenzione sul fatto che, sebbene riconosciuto nella Piattaforma della IV Conferenza mondiale delle donne nel 1995, il principio di integrità fisica viene spesso ignorato dai governi.
Particolarmente toccante è stata la dichiarazione della dottoressa Antonella Capaldi, responsabile del Centro Antiviolenza “Rinascita”, che ha descritto il centro come un luogo dedicato a supportare le donne vittime di violenza, offrendo servizi di ascolto e consulenza legale personalizzati. Il suo intervento ha messo in evidenza il lavoro quotidiano per contrastare la violenza di genere e l’importanza di costruire percorsi individualizzati di sostegno.
L’assessora Tamburrini ha sottolineato che ogni amministrazione deve impegnarsi attivamente per garantire pari opportunità e proteggere i diritti di tutti i cittadini. Ha sollecitato una crescita culturale continua, affinché ogni individuo venga rispettato nella propria unicità.
Il convegno ha assunto un significato ancor più forte alla luce dei recenti femminicidi, che hanno scosso l’opinione pubblica. È emerso chiaramente come sia necessaria una lotta costante contro tutte le forme di violenza sulle donne, affinché tali questioni restino al centro dell’agenda pubblica. Solo attraverso azioni concrete e una coscienza collettiva vigile si potrà rifiutare il silenzio e l’indifferenza.
In conclusione, l’incontro ha rappresentato un’importante occasione di analisi e denuncia, evidenziando l’urgenza di un cambiamento culturale e sociale profondo, affinché le mutilazioni genitali femminili e ogni forma di violenza vengano finalmente debellate.