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In un contesto politico dove la superficialità sembra regnare sovrana, emerge la figura di Pasquale Ciacciarelli (Lega), attuale assessore con delega alla protezione civile. Le sue recenti dichiarazioni hanno scatenato un vero e proprio dibattito, non tanto per il contenuto quanto per la modalità con cui viene presentata l’informazione. Parlando di “300 defibrillatori per la protezione civile” come se stesse annunciando una nuova conquista, Ciacciarelli offre un esempio lampante di come si possa facilmente confondere il proclama politico con la realtà dei fatti.
È evidente che dietro a simili affermazioni ci sia una mancanza di conoscenza e una superficialità inquietante. La Protezione Civile del Lazio non ha specificato un numero totale di defibrillatori sul suo sito ufficiale, il che rende la dichiarazione di Ciacciarelli non solo fuorviante, ma anche potenzialmente dannosa. Infatti, è documentato che già esiste un progetto specifico per “Roma città cardio protetta”, il quale prevede l’installazione di 350 defibrillatori, realizzato grazie all’impegno di Giorgio Simeone nel 2024.

La verità è che l’azione politica dovrebbe essere frutto di una riflessione profonda e di una comprensione reale delle esigenze del territorio e della cittadinanza. Tuttavia, sembra che nel palazzo ci si limita a fare del rumore, perdendosi in proclami ad effetto. Siamo di fronte a una crisi identitaria della Lega, dove l’assenza di pensiero e la mancanza di iniziativa propria conducono a una mera riproposizione di ciò che è già stato fatto.
In questo scenario, il riferimento al proverbio napoletano “A gallina fa ll’uovo e a ‘o gallo ll’abbruscia ‘o mazzo” risuona particolarmente appropriato. Questa espressione sottolinea la frustrazione di chi lavora duramente, mentre altri si appropriano del merito senza contribuire realmente. È ora di esigere maggiore responsabilità da parte di chi ci rappresenta, affinché le azioni politiche siano autentiche, mirate e realmente innovative, piuttosto che il risultato di strilli pubblicitari privi di sostanza. Caro assessore se continua così si ritaglia un posto nel libro di Scanzi “il cazzaro verde” insieme al suo leader, è altresì vero che se si continua così saremo noi a scrivere un libro “le mie bugie”. Ad ogni modo le auguriamo buon lavoro.