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In questa deposizione il pentito Francesco Onorato svela secondo lui i mandanti dell’omicidio Dalla Chiesa. Successivamente va ricordato per dovere di cronaca che Giulio Andreotti fu assolto. Va precisato, l’esistenza di «diretti rapporti personali» fra Giulio Andreotti e i cugini Antonino e Ignazio Salvo, «profondamente inseriti in Cosa Nostra», i quali «offrirono un sostegno aperto ed efficace (seppure non esclusivo) a diversi esponenti della corrente andreottiana».
Il «forte legame sviluppatosi sul piano politico» e lo «stretto rapporto fiduciario» fra Andreotti e Salvo Lima, di cui fu appurata la «stabile collaborazione con Cosa Nostra», addirittura antecedente alla sua adesione alla corrente andreottiana nel 1968;
numerose manifestazioni di «cointeressenza» fra Vito Ciancimino e il suo gruppo politico e la corrente andreottiana di Lima, le quali ricevettero l’«assenso del sen. Andreotti», «in un periodo in cui (Ciancimino n.d.r.) era stato raggiunto da pesanti accuse in sede politica e in cui era ampiamente nota la sua vicinanza con ambienti mafiosi».