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Cassino, insorgono i negozianti e presentano una diffida alla Procura della Repubblica
“Stiamo cambiando Cassino, dovete farvene una ragione“. Così esordiva alla vigilia del consiglio comunale il consigliere di maggioranza (Ranaldi ndr) ai microfoni di Tanfuk. Nella sostanza non tutti sono d’accordo con la chiusura. Lo dimostrano i fatti. Per meglio dire i documenti.
Dopo l’attacco senza esclusioni di colpi da parte dell’opposizione arriva anche la diffida da parte di un nutrito gruppo di commercianti. La richiesta è il blocco dei lavori su Corso della Repubblica.
In sostanza i commercianti richiedono la riapertura del tratto stradale, rimarcando l’assenza di documentazione e mettendo in evidenza i danni economici subiti. Come si apprende dalla documentazione in nostro possesso il numero di commercianti contrari all’opera sono tantissimi, all’appello mancano i bar probabilmente i soli a beneficiare della futura isola pedonale e ricollegandoci alle parole espresse dal consigliere di maggioranza questo gruppo di commercianti non vuole farsene una ragione le modalità del cambiamento rappresentano una riduzione notevole delle proprie entrate. Non è un buon momento per l’attuale amministrazione che dovrà tener conto senza ombra di dubbio del malcontento dei negozianti. D’altra parte l’economia di un piccolo centro come Cassino si regge soprattutto sulle imprese a conduzione familiare. Non siamo in grado di stabilire come andrà a finire la disputa ma in casi come questi è sempre doveroso stare dalla parte di chi favorisce la crescita economica. I commercianti sono rappresentati dall’Avvocato Vincenzo Marrone.