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Politica – Qualche giorno fa Arturo Buongiovanni, candidato sindaco della coalizione di centrodestra di Cassino, ha incontrato il responsabile della Volksbund Deutsche Kriegsgraberfursorge, associazione umanitaria tedesca, fondata nel 1919, subito dopo la fine della Grande Guerra, con sede a Kassel, cittadina dell’Assia settentrionale, che s’interessa della manutenzione e della cura dei cimiteri di guerra tedeschi dislocati in tutto il mondo.
La Volksbund conta 567 collaboratori e, grazie a sovvenzioni dei Lander e cospicue donazioni, si prende cura del decoro di oltre 2,7 milioni di tombe di guerra. Tra queste ci sono anche quelle del Sacrario Militare Germanico di Cassino, sulla collina di Caira, affidata ogni anno all’opera paziente e certosina di un gruppo di studenti tedeschi. Così come fa, del resto, un’associazione di volontariato polacca, che si prende cura del cimitero militare di Montecassino. “E’ una bella pagina di sensibilizzazione – afferma Buongiovanni – incentrata su importanti luoghi della memoria che devono servire da monito per bandire la guerra e per coltivare sempre di più la pace, specialmente in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo.
Ed è anche un’occasione d’interscambio culturale e di socializzazione fra studenti di diversa nazionalità in nome della pace e del rispetto reciproco. Noi vogliamo lavorare affinché anche gli studenti della città di Cassino possano partecipare a questa meritoria opera di cura e manutenzione dei cimiteri militari che produce un’indubbia crescita culturale nel solco della pace e della concordia. E’ anche un’occasione per gettare ponti e per creare legami con gli studenti di altri paesi europei. Noi vogliamo lavorare affinché dall’anno prossimo anche gli studenti di Cassino possano diventare protagonisti di quest’esperienza formativa. Il tutto in linea con il nostro impegno che mira a far diventare Cassino città mediatrice di pace. Cassino può diventare la sede d’incontri periodici fra sindaci di capitali di paesi in guerra, sull’esempio di Giorgio La Pira che nel 1955 invitò a Firenze i sindaci delle capitali del mondo in piena guerra fredda.
Magari istituendo una scuola internazionale di educazione alla pace che possa essere luogo di formazione per giovani e adulti, al fine di favorire la trasformazione non violenta dei conflitti, il rispetto dei diritti umani e la convivenza pacifica di popoli e culture diverse. Infine intendiamo promuovere un Erasmus della Memoria che sia occasione d’incontro fra studenti di paesi che hanno condiviso il dramma della guerra e della distruzione, proposta che si ricollega alla collaborazione con l’associazione tedesca e con il sodalizio polacco i cui rappresentanti ho incontrato in video conferenza”.