Attribuire le colpe del collasso automobilistico al green deal è segno di scarsa capacità di leggere i dati economici globali

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Domenico Panetta
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L’editoriale del direttore

Chi afferma che le auto elettriche stanno portando al collasso le case automobilistiche commette un grossolano errore, rivelando una scarsa comprensione dei dati reali. Nei primi otto mesi del 2024, le vendite di veicoli elettrici nell’Unione Europea sono rimaste ferme al 12,6% del totale (secondo Acea), registrando un calo di oltre un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

L’Italia si colloca tra gli ultimi posti nei principali mercati automobilistici, con una quota sotto il 4%, a confronto con il 16,7% della Francia e il 12,7% della Germania. Questo è il fulcro del problema attuale. I licenziamenti nel settore non derivano dall’adozione del Green Deal, ma dalla bassa domanda di acquisto, come dimostrano i dati recenti sulla produzione di Stellantis. Negli ultimi giorni, molti politici hanno attribuito questa situazione al Green Deal, senza comprendere appieno i benefici di questa iniziativa europea. Ma questo è un tema diverso. Pensare che l’era della benzina o del diesel sia prossima a terminare è segno di una profonda incomprensione delle dinamiche economiche globali.