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Anche quest’anno, con l’approssimarsi del 25 novembre, ci troviamo a confrontarci con i numeri inesorabili di una “guerra alle donne” che sembra non avere fine. Anzi, la situazione è in peggioramento.
Accanto al tragico tema dei femminicidi, di cui non si riesce nemmeno più a tenere il conto, assistiamo a maltrattamenti fisici e psicologici, spesso perpetrati dinanzi ai minori, a continue vessazioni e umiliazioni, stalking e vendetta porno. Emergono nuove forme di violenza, sempre più subdole, legate all’uso di computer e smartphone, coinvolgendo anche giovani e giovanissime. Troppe persone accettano passivamente di essere monitorate attraverso i telefoni o nei loro spostamenti, grazie a sistemi di geolocalizzazione, senza rendersi conto che si tratta di cyberviolenza, spesso precursore della violenza fisica, come rivelano i dati.
Esiste anche il timore di molte donne che credono che denunciarle possa compromettere la loro stabilità economica.
Per questo motivo, le Democratiche, hanno deciso di puntare nuovamente sull’informazione.
Hanno realizzato un opuscolo semplice e intuitivo, che espone le principali forme di protezione disponibili per ogni donna vittima di violenza, indipendentemente dalla sua natura. L’opuscolo include i numeri da contattare per chiedere aiuto, il percorso rosa nelle strutture ospedaliere, i servizi offerti dai centri antiviolenza e le modalità per richiedere congedi retribuiti, reddito di libertà, assegno di inclusione e altri supporti per affrontare le conseguenze economiche che seguono una denuncia.
Più informate, più protette” è una campagna che vuole comunicare alle vittime: “Non sei sola”. Il desiderio è rassicurare tutte sulla presenza di una rete territoriale capillare che le supporta e le assiste nel percorso di uscita dalla violenza, tutelando sia loro che i loro figli.
Chiunque desidera supportare questa campagna informativa può farlo nei modi che ritiene più efficaci. È fondamentale distribuire le brochure attraverso banchetti, volantinaggi, nelle varie iniziative territoriali già programmate, o semplicemente condividendo l’opuscolo (che invieranno il 25) sui vostri social o tra i vostri contatti.
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