Il Silenzio Assordante: Lega e FDI Tacciono sui Debiti Previdenziali e Tributari

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Domenico Panetta
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In un’epoca in cui la trasparenza dovrebbe essere il faro guida della politica, emerge un preoccupante silenzio da parte dei rappresentanti locali (Cassino) e regionali di Lega e Fratelli d’Italia riguardo ai debiti nei confronti della Previdenza sociale e dei Tributi di entrambi i partiti. Questo mutismo è inaccettabile e richiede un’immediata azione correttiva.

Come evidenziato da noi di dossierquotidiano.it sia Lega che Fratelli D’Italia hanno importanti debiti nei confronti dell’ Erario. I rappresenti locali di entrambi i partiti sono in silenzio dinanzi alla documentazione pubblicata nei nostri recenti video. Perché? Sono gli stessi rappresentanti che nelle ultime campagne elettorali si facevano in quattro per accaparrarsi una poltrona. Ora perché sono in silenzio? Perché non spiegano ai loro elettori la causa di questa situazione? 

I dati parlano chiaro: migliaia di euro di debiti non saldati pesano sulle spalle dei contribuenti italiani. Mentre i cittadini onesti faticano a far quadrare i conti, alcuni gruppi politici sembrano godere di un’impunità tacita. Questo comportamento non solo mina la fiducia nelle istituzioni, ma rappresenta anche un grave danno all’erario pubblico.

È giunto il momento che i rappresentanti di Lega e FDI si assumano le proprie responsabilità. Non ci sono scuse accettabili per questo silenzio. La legge deve essere uguale per tutti, e chi ricopre cariche pubbliche ha il dovere morale di essere al di sopra di ogni sospetto.

Il silenzio non è più un’opzione. I cittadini esigono risposte chiare e azioni concrete. Se Lega e FDI vogliono mantenere la loro credibilità, devono agire immediatamente per risolvere questa situazione vergognosa e dare spiegazioni. Nel frattempo inizia il malcontento cittadino disgustati dal comportamento di entrambi i partiti. Alle prossime tornate elettorali vi capiterà di partecipare a qualche cena ( acchiappa voti) a quel punto tirate fuori i nostri documenti e chiedete al politico di turno chiarimenti in merito, con molta probabilità riceverete una sola risposta in politichese:  “lassa perde”. 

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