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Volodymyr Zelenskyy ha rilasciato un’intervista di ampio respiro al New Yorker , in cui ha affermato che il compagno di corsa di Donald Trump, JD Vance, è “troppo radicale” nelle sue idee su come porre fine alla guerra in Ucraina.
Vance, che ha criticato i pacchetti di aiuti statunitensi all’Ucraina e ha spinto per i negoziati con la Russia, ha suggerito all’inizio di questo mese che il piano di Trump per porre fine alla guerra potrebbe includere l’istituzione di una speciale zona demilitarizzata tra Ucraina e Russia.
Vance ha affermato che l’Ucraina manterrà la propria sovranità, ma dovrà dare garanzie a Mosca che non aderirà alla NATO o ad altre istituzioni alleate.
“L’idea che il mondo debba porre fine a questa guerra a spese dell’Ucraina è inaccettabile. Ma non considero questo suo concetto un piano, in alcun senso formale”, ha affermato il presidente ucraino nella sua intervista al New Yorker pubblicata domenica.
“Non prendo sul serio le parole di Vance, perché, se questo fosse un piano, allora l’America si dirigerebbe verso un conflitto globale. Coinvolgerebbe Israele, Libano, Iran, Taiwan, Cina, così come molti paesi africani. Quell’approccio trasmetterebbe al mondo la seguente regola implicita: sono venuto, ho conquistato, ora questo è mio”, ha aggiunto.
Dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, Zelenskyi ha chiesto che il suo Paese fosse ammesso il prima possibile nell’alleanza difensiva composta da 32 membri.
Jens Stoltenberg, segretario generale uscente della Nato, ha affermato che l’adesione dell’Ucraina alla Nato non è “una questione di se, ma di quando”, sebbene abbia affermato che l’Ucraina non diventerà membro durante la guerra con la Russia.
Nell’intervista al New Yorker, Zelensky ha affermato che Trump, il candidato repubblicano alla presidenza, non sa come fermare la guerra, anche se pensa di saperlo.
