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Il sindaco Enzo Salera, con il gonfalone del nostro Comune, aveva assicurato la propria presenza a Sant’Anna di Stazzema, provincia di Lucca, anche in precedenti occasioni celebrative dell’eccidio.
Non poteva certo mancare proprio in occasione della cerimonia di celebrazione dell’80° anniversario di quel crimine di guerra nazifascista compiuto dai soldati tedeschi di tre compagnie delle SS, spalleggiati da collaborazionisti italiani della Repubblica Sociale Italiana.
Forte il legame tra la comunità della cittadina toscana e Cassino, entrambe accomunate da una tragica sorte nella seconda guerra mondiale. La nostra città venne rasa al suolo il 15 marzo del 1944 e con il crollo del fronte della linea Gustav e l’arretramento verso nord, all’alba del 12 agosto di quell’anno i reparti nazisti, per bloccare ogni via di fuga, circondarono l’abitato di Sant’Anna, una frazione di Stazzema. In poco più di tre ore furono massacrate 560 persone, tra cui molti bambini. Eppure agli inizi del mese i tedeschi avevano dichiarato Sant’Anna zona bianca.
Come accertato dalla magistratura militare italiana, non si trattò di rappresaglia ma di un atto terroristico premeditato e curato in ogni dettaglio per annientare la volontà della popolazione, soggiogandola con il terrore. L’obiettivo, infatti, era di distruggere il paese e sterminare la popolazione per rompere ogni collegamento fra la gente e le formazioni partigiane presenti nella zona.
La cerimonia odierna ha visto la partecipazione di molti sindaci e di autorità, tra cui il presidente della regione Toscana Eugenio Giani che ha tenuto l’orazione ufficiale. Il suo intervento è stato preceduto da quelli del primo cittadino di Stazzema, Maurizio Verona, e dal presidente dell’associazione Martiri di Sant’Anna, Umberto Mancini.
“Quando la mente umana – ha detto il sindaco Salera – riesce a concepire un’atrocità tale da trucidare 560 civili inermi, tra cui anziani, donne e bambini al di sotto dei dieci anni, ammassare i corpi e dargli fuoco con alcuni di essi ancora vivi, siamo nell’ora più buia dell’umanità”.
Ed ha aggiunto: “Accomunati dal tragico destino dell’oppressione nazifascista, la città di Cassino, ad 80 anni dalla sua distruzione, è qui ad onorare la memoria di quei morti innocenti”.