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Politica – Il dottor Sergio Marandola, già radiologo del Santa Scolastica, ora in pensione, consigliere comunale, prende una posizione critica rispetto alla inadeguata considerazione della situazione dei nosocomi nella provincia di Frosinone e nell’ospedale di Cassino da parte della Regione Lazio. In particolare riguardo alla sottovalutazione della carenza di personale del “Santa Scolastica”.
“L’annuncio della distribuzione delle nuove assunzioni nella Sanità del Lazio ha suscitato non poche perplessità – sostiene Marandola -.
Ovviamente ben venga ogni rafforzamento degli organici dei nostri ospedali.
Ma a leggere le cifre fornite dai vertici regionali, si evince che la nostra provincia è stata ancora una volta messa in secondo piano
Sono stati previsti 520 nuovi innesti nei nostri ospedali, la metà di quelli programmati per Latina, e solo poche unità in più rispetto a Rieti, che ha un terzo dei nostri abitanti.
Ma quello che preoccupa di più è la successiva redistribuzione di queste nuove risorse tra i vari ospedali della provincia.
Quello di Cassino per la sua posizione strategica dovrebbe avere una attenzione particolare, o comunque almeno pari a quella di altri.
Invece, per varie ragioni, i suoi organici sanitari appaiono sempre più risicati, con carenze drammatiche in alcuni reparti, come, per fare qualche esempio, l’Ortopedia e la Rianimazione”.
Purtroppo molti medici, soprattutto romani, preferiscono la sede di Frosinone, più vicina a casa. Ma questo handicap potrebbe essere emendato da concorsi dedicati specificatamente per il “Santa Scolastica”, sostiene. “La sensazione che da sempre affiora tra gli operatori – aggiunge ancora – è che per ragioni diverse si finisce sempre per penalizzare ulteriormente il rafforzamento programmatico dei reparti dell’ospedale di Cassino.
Non sembra che il nuovo governo regionale sia molto benevolo neppure verso la nostra provincia.
Speriamo di non assistere ad una sperequazione ingiusta ed inaccettabile nella distribuzione dei nuovi assunti.”.
Il dott. Marandola, in conclusione, sostiene che “ l’ amministrazione comunale di Cassino, unitamente alle amministrazioni comunali del territorio, è chiamata a vigilare e segnalare ogni penalizzazione del nostro importante Ospedale. “La nostra gente – afferma infine – reclama un livello di assistenza che non li consideri cittadini di serie B”.