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Di Ilenia Incoglia e Francesco Paolo Tondo
Da mesi ormai tutte le sera finito il lavoro e dopo cena si accendono le luci della parrocchia di Santo Strato al Casale ed un gruppo di sognatori sempre più cospicuo si incontra fino a notte fonda per fare le prove del presepe vivente. Al freddo ed al gelo oserei dire…per ricreare un vero clima presepiale. Sono tredici anni purtroppo, che questo evento non viene più fatto; eppure molti non hanno smesso di parlarne e portarlo nel cuore. Quest’anno grazie all’incontro di Alessandro, Francesca ed Ilenia, si è pensato di riprendere la manifestazione e provare a riportarla agli antichi splendori. Colpisce particolarmente la grande partecipazione di tutto il Borgo… chi cuce i vestiti, chi porta oggetti da casa: tutti si sono autotassati di 10 EUR per le piccole spese, Il poster, i cartelloni: chi sa attaccare i chiodi aiuta a creare i carretti e la capanna ,la luce viene fornita dalle case dei pastori stessi. Ogni settimana chiamano ed aderiscono più persone ed in poco tempo tutto diventa concreto e possibile solo grazie all’aiuto reale e sentito delle persone. Un vero Presepe del Popolo, un presepe sociale, dal basso! Orgoglio di un quartiere intero che per due notti dimentica il brutto della Vita e gli eventi drammatici e vuole accendere luci soffuse sulle nostre tradizioni, alzare il volume dei canti e balli antichi del 700″ napoletano ed uniti, ricordare che Natale è soprattutto l’arrivo del Signore e la Solidarietà. Vi aspettiamo per emozionarci insieme.
Il borgo antico del Casale, presso Posillipo il cui patrono Santo Strato, presta il nome alla maestosa basilica dirimpetti a case antiche analoghe, seppur lontanamente, ad una sorta di presepe ammodernato e con un caratteristico ristorantino di pietanze classiche di Napoli li’ vicino; ebbene il borgo con vista mare a tratti, slatentizza la religiosità cristiana comunitaria con un presepe vivente fortemente voluto, approvato dalle istituzioni ma senza sponsor e finanziamenti di sorta. Promana cosi’ la voglia di misticismo multistrato che irrora anche il sacerdote locale, compiaciuto da tanto zelo nell’onorare le tradizioni, l’indentita’ napoletana, le radici cristiane; cosi’ con entusiasmo e vigore ha coadiuvato l’iniziativa, che coniuga volontari, giovani residenti, bambini, genitori, nel festeggiamento e nella consapevolezza della incarnazione di Dio nelle sembianze umane di Cristo ed in condizioni assai critiche e scomode. Il presepe vivente e’ un evento gratuito, aperto al pubblico, che unisce tutti e rappresenta una ripresa diciamo ferrea, della religiosità cristiana, in tempi di agnosticismo, ateismo, e scarsa partecipazione ai sacramenti.