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L’ inchiesta fu avviata nel 2017 fu chiamata “format” riguardava bandi pubblici creati su misura per determinati soggetti. Format era anche il nome dell’ associazione che fu la prima ad essere controllata dopo l’esposto fatto da un gruppo di operatrici risultati non vincitrici del bando. Furono sequestrati tutti i documenti presso il Comune di Cassino e interrogate le persone che avevano redatto il bando. 7 furono le persone indagate tra queste c’era l’ex vice sindaco della giunta di Centrodestra Carmelo Palombo ed il funzionario del settore dei Servizi Sociali Aldo Matera.
L’ accusa
Palombo insieme ad altre 6 persone, era imputato del reati di cui all’,art 353 bis c.p. perché, all’epoca in cui era Assessore alla Polizia Municipale, avrebbe mostrato interesse affinché un progetto finanziato dalla Regione Lazio, fosse affidato alla Società Format di Cassino, creando appunto un bando di 25 mila euro su misura per la format.
La difesa
Innanzi al Gip Casinelli il Palombo, difeso dall’Avv. Marrone e Matera hanno chiesto ed ottenuto il rito abbreviato. All’esito del processo il Gip ha assolto gli imputati per non aver commesso il fatto. Successivamente la Procura della Repubblica di Cassino chiede di andare in appello. L’udienza si è tenuta il 2 novembre 2023, il PM ha chiesto l’accoglimento dell’appello e la condanna degli imputati ad un anno di reclusione. L’ Avv. Marrone, in sede di discussione ha ribadito la correttezza della Sentenza e dimostrato l’assoluta inesistenza dell’accusa. All’esito della Camera di Consiglio la III sez della Corte d’appello, in accoglimento della richiesta della difesa, ha rigettato l’appello e confermato la sentenza di assoluzione.
Commento dell’Avv. Marrone
“Sono ovviamente soddisfatto perché anche la Corte d’appello, confermando la sentenza di primo grado,ha ribadito l’inesistenza di qualsivoglia reato a carico del Palombo. La soddisfazione è maggiore perché rende ancora una volta soddisfazione al mio cliente troppo frettolosamente accusato”
Foto di Babak Habibi Unsplash