- Manutenzione: il tempo non ostacola i lavori pubblici - 19 Aprile 2025; 12:00
- Ospedale Santa Scolastica: Ora Basta Rinvii. Serve un’Azione Condivisa e Immediata - 19 Aprile 2025; 10:15
- Go Event a Bordo di “Musicassino”: Un’Alleanza esclusiva per un buon inizio di primavera. - 19 Aprile 2025; 10:00
Mancano poche giornate al termine del campionato e il Cassino, sotto la guida di Carcione, si trova ad affrontare una situazione difficile. Gli infortuni e le squalifiche limitano notevolmente le scelte a disposizione dell’allenatore, costringendolo a schierare in campo ciò che ha. La partita contro l’Anzio, sulla carta, non doveva rappresentare una vera minaccia, ma le aspettative sono state mal risposta.
Il Cassino ha creato diverse occasioni da rete, prima con Abreu e poi con Tribelli, ma il pallone sembra non voler entrare nella rete avversaria. La gara si caratterizza per un gioco lento e noioso, segnato da numerosi retro passaggi che portano i ragazzi sempre allo stesso punto del campo senza mai riuscire a creare il gioco fluido che contraddistingueva la squadra.
Dopo un primo tempo in cui i ritmi sono stati piuttosto bassi, la ripresa inizia con la stessa determinazione: il Cassino cerca a tutti i costi il colpo da tre punti. Al 26′ Abreu prova a impensierire la difesa dell’Anzio con un colpo di testa su cross di Tribelli, ma il pallone esce di poco a lato. Solo quattro minuti dopo, Herrera tenta un tiro dalla distanza, ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta.
Il gioco resta lento anche nel secondo tempo e il Cassino fatica a costruire azioni pericolose. Finalmente, al 34′, Tribelli rimette in mezzo per Abreu, il quale calcia a colpo sicuro, ma l’estremo difensore dell’Anzio è capace a smanacciare in angolo. Quando tutto sembra pendere a favore dei locali, al 43′ arriva la beffa: Bencivenga sfodera un tiro da 30 metri che sorprende Stellato, posizionato qualche metro fuori dai pali. È un gol che spezza definitivamente le speranze di rimonta del Cassino.
Resta un forte rammarico, soprattutto considerando i maledetti otto pareggi del girone di andata. Se solo metà di quei punti fossero stati convertiti in vittorie, probabilmente oggi avremmo affrontato la partita con un’altra mentalità, e la sconfitta avrebbe avuto un sapore diverso. Tuttavia, a questi ragazzi vanno applausi e complimenti ma va comunque ricordato che si gioca con la “testa” fino all’ultima giornata. Hanno dato il massimo in una situazione difficile e, nonostante tutto, il loro impegno non può passare inosservato. Forza Cassino!