Draghi, La Difesa Comune dell’Europa: Un Passaggio Obbligato per la Sicurezza Continentale

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Domenico Panetta
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Politica – In un momento storico in cui la sicurezza dell’Europa è più che mai messa alla prova, le parole di Mario Draghi, consulente speciale della presidente della Commissione Ue, assumono un significato cruciale.

“La difesa comune dell’Europa” non è solo una necessità strategica, ma “un passaggio obbligato per utilizzare al meglio le tecnologie che dovranno garantire la nostra sicurezza”. È evidente che le sfide contemporanee richiedono soluzioni innovative e collaborative.

Non possiamo ignorare la realtà di “angusti spazi di bilancio” che caratterizzano molti Paesi membri, limitando la possibilità di significative espansioni del deficit. In questo contesto, Draghi punta con fermezza verso il “ricorso al debito comune”, definendolo “l’unica strada” percorribile. La creazione di un fondo di difesa europea, quindi, non è soltanto auspicabile, è essenziale. Solo attraverso risorse condivise possiamo sviluppare tecnologie avanzate che proteggano i nostri confini e garantiscano la sicurezza dei cittadini europei.

Inoltre, la sicurezza dell’Europa è oggi ulteriormente indebolita dai cambiamenti nella politica estera del nostro maggior alleato. Questo nuovo scenario geopolitico impone a tutti noi una riflessione profonda e un’azione immediata. Non possiamo più permetterci di essere spettatori passivi; è tempo di agire con determinazione e unità.

L’Europa ha le capacità e le risorse per diventare un attore autonomo e rispettato nel panorama internazionale. La nostra forza risiede nell’integrazione, nella cooperazione e nella solidarietà tra Stati membri. È attraverso la difesa comune che potremo affrontare le minacce globali e garantire un futuro di pace e prosperità.