Parlamento Europeo: La Lega tra articoli ad hoc e video surreali privi di contenuto

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Domenico Panetta
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L’editoriale del direttore
Essere un parlamentare europeo senza alcuna conoscenza in materie geopolitiche ed economiche è una realtà surreale, eppure sembra essere la norma nella nostra nazione.

Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a una kermesse di mezze frasi sbandierate da esponenti della Lega che sperano in un ripescaggio (vi posso dare la certezza che non accadrà, se mi leggete spesso sapete che ciò che scrivo accade) il cui contenuto sembra frutto di un banale copia e incolla dal repertorio politico italiano. Nessuno di loro riesce realmente a spiegare concetti complessi, lasciando spazio a incomprensioni e superficialità. Che disastro! 

Prendiamo ad esempio l’atteggiamento verso la guerra tra Ucraina e Russia: anziché analizzare le cause e le conseguenze del conflitto, preferiscono esaltare figure come Trump, spesso senza nemmeno comprendere appieno il perché. Questa visione distorta e parziale dell’Europa, da loro continuamente criticata, contrasta nettamente con il desiderio di ricoprire un ruolo di responsabilità come quello di europarlamentari. Strano, vero? Ma purtroppo è l’amara realtà.

Alcuni rappresentanti in cerca di un vero ruolo politico della Lega cercano visibilità tramite articoli ad hoc, letti solo da pochi intimi, mentre altri puntano sulla strategia virale dei video, una scelta devastante per la loro immagine. Qui emerge chiaramente la loro mancanza di preparazione: è in quei brevi filmati che traspare, in modo ancor più evidente, quanto sia scarsa la loro competenza. La comunicazione è una cosa importantissima. Non a caso è materia universitaria.

Negli ultimi giorni, il trend virale è rappresentato dalla “pace fiscale”, senza però che vengano mai rivelati i debiti accumulati dalla Lega verso l’Erario. È tutto così assurdo che risulta difficile non provare angoscia. A rendere il quadro ancora più desolante, i profili social di molti rappresentanti della Lega sembrano privi di interazione e disinteressati nei confronti del pubblico, un segnale preoccupante che denota la loro incapacità di coinvolgere gli elettori.

Questi politici dimostrano, insomma, di essere maestri nel distruggere anche la minima speranza  in un ripescaggio europeo. Un consiglio sincero? Potrebbe davvero essere la vostra ultima occasione: parlate e scrivete di meno.

Così facendo, lascerete  un dubbio sulla vostra preparazione, piuttosto che fornire certezze di essere frivoli con le vostre dichiarazioni. Certo dipende dal punto di vista tutto ciò che fate può comunque essere utilizzato per la terapia della risata. Ma questo è tutt’altro argomento.