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Questo memorandum della CIA sul “messaggio propagandistico” del 1964 non ha bisogno di spiegazioni. Lo scopo era assicurarsi che il rapporto Warren – giungeva alla conclusione che il Presidente Kennedy fu assassinato da un pazzo solitario di nome Lee Harvey Oswald
Fu cura degli Americani che tutto venisse diffuso in lungo e in largo. C’era la volontà di occultare i sospetti di complotto, e rientrava nella sistematica diffusione, voluta dal governo. Gran parte del lavoro della CIA pare sia quello di “far apparie” qualsiasi cosa accade nella miglior luce possibile. E, per lo più , lo fa per coprire la verità : sel’abbiamo fatto, allora dev’essere giusto.
Ecco i documenti desecretati e di seguito la traduzione.
Pag uscita
Dipartimento di Stato
Telegramma in uscita:
Oggetto:
circolare 505
A TUTTI GLI UFFICI POSTALI DIPLOMATICI, ECCE TO LUSSEMBURGO E AMERICANO PRESSO LE NAZIONI UNITE, UFFICI POSTALI CONSOLARI QU
ELENCATI
MESSAGGIO CONGIUNTO STATO-UFFICIO PUBBULICHE RELAZIONI CENTRALIZZATO (USIA)
PER I DIRETTORI E DIRIGENTI
Sono stati presi degli accordi per spedire con posta diplomatica la presentazione per i destinatari e le copie per il personale del volume unico del rapporto della commissione Warren, estremamente riservato, prima della pubblicazione formale da parte della Casa Bianca. Le copie verranno confezionate separatamente, etichettate come “al dirigente S.P.M.”, registrate e
impacchettate una per una. E essenziale che ogni dirigente sia responsabile personalmente dell’integrità della confezione contenente le copie della nota ricevuta fino alla pubblicazione ufficiale. La spedizione da Washington di un pacco senza alcun accompagnamento viene fatta in contemporanea, cosi nessuna raggiungerà il destinatario prima di due giorni precedenti alla pubblicazione ufficiale. Qualche destinatario riceverà necessariamente delle copie in seguito a essa.
Riceverete avvisi dettagliati del momento della pubblicazione e dell’identificazione dei pacchi contenenti le relazioni.
I rapporti devono essere forniti in base a una selezione a redattori e funzionari governativi e altri opinion-leader, a discrezione dell’ufficio postale subito dopo, ripeto subito dopo, il momento della pubblicazione
L’ USIA preparerà inoltre: tagli dai cinegiorali, immagini per i quotidiani, opuscoli illustrati delle parti migliori del rapporto in versione scritta da diffondere tramite i maggiori uffici postali e quelli dei comandi regionali.
Telegrafi e dispacci d’agenzia verranno sostenuti da interviste, comitati, commenti ufficiali, corsivi di stampa nazionale ed estera, articoli e cronache. È possibile pure che più avanti venga realizzato un documentario per la Tv di 30 minuti, e una pellicola in 16mm per proiezione diretta. Massimo sarà lo sforzo necessario per assicurare il riconoscimento internazionale che la verità sull’assassinio è presentata in totale accordo con le posizioni della commissione.
A:
ADANA, AMBURGO, AFQLIPA, ISMARA, HELEM, BBLO HORIZONTE, BENGHAST, BOMBAY, BRASILIA, BEKAVU, CALCUTTA, CASABLANCA,CICHABAMBA, CONSTANTINE, CORDOBA, CURITIBA, DROCA, DOUAIA, DUSSELDORF, ELIZABETHVILEE, ENUGU, FIRENZE, FRANCOFORTE, GENOVA, GEORGETOWN, GUADALAJARA, GUAYAQUIL, HONK HONG, IBADAN, ISFAHAN, ISTANBUL, IZMIR, KADUNA, KHORRAMSHAHR, LAHORE, LOURENCO, MARQUES, LUANDA, LUSAKA, MADRAS, MARACAIBO, MARTINIQUE, MELBOURNE, MESHED, MILANO, MONACO, MONTERREY, NAPOLI, ORAN, PALERMO, PARAMARIBO, RUSK, PORTO ALEGRE, RECIFE, SALISBURGO, SALONICCO,SALVADOR DE BAHIA, SAN PAOLO, SANTIAGO DE LOS, CABALLEROS, SINGAPORE, STOCCARDA, SYDNEY, TABRIZ, TANGERI, TORINO, ZAGABRIA
Rapporto della commissione Warren
I. Il tanto atteso rapporto della commissione Warren, sull’indagine esaustiva relativa all’assassinio del presidente Kennedy il 22 novembre 1963 e il successivo omicidio di Lee Oswald da parte di Jack Ruby, sarà inviato alla Casa Bianca giovedì 24 settembre e sarà probabilmente pubblicato dopo il fine settimana. Il dipartimento di Stato sta imbaltando e spedendo copie del rapporto (basato su venti volumi di udienze, agli uffici postali per un invio selezionato (subito dopo la pubblicazion ufficiale) (si veda l’allegato, circolare statale 505, 19 settembre 196 messaggio congiunto Stato-USiA, con elenco dei destinatari). Copie di questa edizione dell’ufficio stampa del governo saranno inviate alle sezioni di campo dai quartieri generali.
- I rapporti da tutto il mondo indicano che in molti Paesi c’è una forte convinzione che l’assassinio del Presidente sia stato il risultato di un “complotto politico”; l’infondata interpretazione per cui l’omicidio di Oswald da parte di Ruby fu commesso per impedirgli di rivelare i presunto complotto, si va ad aggiungere a tale convinzione i regimi come spunto per lo stesso scopo.
- I fondi segreti serviranno a spiegare la tragedia laddove è stata profondamente fraintesa e a contrapporsi a tutti i tentavi volontari di mistificazione – fornendo grandi garanzie sull’impatto di questa azione. I comunisti e altri estremisti tentano sempre di dimostrare l’esistenza di un complotto politico dietro la violenza. In Paesi abituati agli omicidi a scopo politico, la dedizione americana verso le istituzioni legali o governative può essere vista come procedure amministrative durature; i Presidenti usa dipinti come vittime (a eccezione di Lincoln) di singoli individui fanatici.
- Tre edizioni verranno messe sul mercato il più presto possibile dopo la pubblicazione ufficiale. KUWOLF/PRop ha ordinato 150 copie del volume di Bantam, ma valuterà le introduzioni a tutti e tre e informerà di ogni disguido le divisioni operative. Esse dovranno fare acquisti all’ingrosso per utilizzarlo sul campo, tramite i canali regolari.
Questo è ciò che è accaduto. Negli ultimi decenni, la questione del controllo dell’informazione da parte degli Stati Uniti ha suscitato numerosi interrogativi. Perché Washington ha sentito la necessità di dirottare l’informazione globale? Quali sono le ragioni dietro l’imposizione di servizi e dati esclusivamente governativi a media e governi esteri? Queste domande rimangono aperte e sfuggenti, alimentando un dibattito che continua a discutere tra studiosi e cittadini.
Un’analisi approfondita, supportata da documenti ufficiali provenienti dall’Archivio di Stato Americano, può offrire spunti interessanti. È possibile che la gestione strategica delle narrazioni serva a tutelare gli interessi nazionali? Oppure si tratta semplicemente di un tentativo di esercitare una forma di soft power? In un mondo sempre più connesso, comprendere queste dinamiche è essenziale per valutare il ruolo degli Stati Uniti nel panorama informativo internazionale. La storia dell’informazione è, in fondo, una storia di potere. Ognuno può trarre le sue conclusione noi ci limitiamo a diffondere con il supporto dei documenti ufficiali.