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“Un Parco di libri… in movimento”, la brillante iniziativa dell’assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con Dike, domani, mercoledì, alle ore 18, si sposta nel palazzo della Cultura. Si parlerà del libro “Uno e 50” di Maria Antonietta Rea, Editore Bookabook. Dialogherà con l’autrice il prof. Biagio Cacciola, docente di Filosofia.
A moderare il dibattito il dott. Francesco Trupiano.
Il libro descrive i viaggi e le speranze di un ragazzino emigrato alla fine dell’Ottocento in Francia e fa percorrere un tratto di secolo facendoci vivere quei tempi difficili dal suo punto di vista.
Intanto, all’insegna dell’affermazione del filosofo e sociologo Michel Foucaul “Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere”, ieri in una affollata sala “Restagno” si è parlato dell’interessante libro “Il Mostro è libero ( se non è morto) scritto a quattro mani per Typimedia Editore da Pino Rinaldi e Nunziato Torrisi. Eloquente il sottotitolo: “Firenze, 16 delitti ancora senza il vero colpevole. La sconvolgente indagine del carabiniere Torrisi”.
Moderati dalla giornalista Rita Cacciami, ne hanno parlato il sindaco Enzo Salera, l’assessore alla Cultura Gabriella Vacca, l’editore Luigi Carletti e in maniera ampia e dettagliata uno degli autori, Pino Rinaldi. Un fiume in piena per la puntigliosità e la dovizia di particolari a sostegno della propria tesi e dei convincimenti maturati attorno alle inquietanti e tragiche vicende che portarono per anni a parlare, processare e condannare Pietro Pacciani e i cosiddetti “compagni di merende”, Mario Vanni, Giancarlo Lotti, Giovanni Faggi.
“La nostra rassegna letteraria giunta quest’anno alla 5°edizione – ha detto l’assessore Vacca – si arricchisce ogni anno di elementi innovativi e significativi, affrontando diverse tematiche, diverse tipologie testuali. Grazie al nostro Fernando Cardarelli, coordinatore di lista, abbiamo l’occasione di presentare questo libro, un vero e proprio fiore all’occhiello. Assai interessante, incentrato su tristi vicende che vanno dal 1968 agli anni ’80 del panorama italiano. Un’indagine, un’inchiesta”.
La responsabile della Cultura dell’amministrazione Salera ha proseguito richiamando i ricordi personali di bambina riguardo al mostro di Firenze e la paura nel suo immaginario di bambina. “Crescendo mi sono interessata al caso come fatto storico e prendendo il libro in mano da letterata – ha aggiunto l’assessore – ho ritrovato nello stile elementi riconducibili al genere Giallo, approfondito all’Università collaborando con il prof. di Letteratura italiana”.
Il sindaco Salera ha richiamato il percorso di questi cinque anni della rassegna letteraria “Un Parco di libri…in movimento”, accolta nel 1919 – ha ricordato – con l’espressione “Bentornata Cultura a Cassino”, la sua costante crescita, l’indiscutibile successo che con il libro di questa sera, Il Mostro è libero, “si arricchisce – ha rilevato il primo cittadino – di un genere letterario nuovo, qual è quello dell’inchiesta giudiziaria”. Ha confessato di averlo letto “tutto d’un fiato” nel fine settimana e di averlo trovato assai interessante e avvincente. “Anche se parla di fatti tragici, macabri – ha aggiunto – Un libro che nel ricordo mi ha riportato indietro di quarant’anni, da quando cioè da giovane mi interessai, come tanti altri del resto, alla storia della figura di Pacciani e degli orribili omicidi di cui era accusato”.
Enzo Salera, infine, lodando il lavoro degli autori, ha parlato del fascino della ricerca, della verità storica, “spesso diversa dalla verità processuale”.